Carmela Pellerino e il mantello di Gesù Nazareno

Carmela Pellerino nacque a Caltanissetta il 24-10-1919 da genitori, entrambi di Canicattì (AG), Lorenzo Pellerino, dipendente delle Ferrovie Dello Stato, con la qualifica di Conduttore Capo, e Vincenza Filomena Di Grigoli, casalinga.

Carmela è la terzogenita di quattro fratelli:   Francesca, Stefano, Carmela e Grazia; la famiglia è domiciliata al 122 di Via Consultore Benintendi, denominata Strata a’Foglia. L’altro lato del palazzo si affaccia su Viale Conte Testasecca.

Carmela completa brillantemente solo le scuole elementari perché il padre, in pieno regime fascista, avendo aderito ad uno sciopero, venne licenziato dalle Ferrovie Dello Stato, e non potendo più fruire di una sicurezza economica stabile, non fa proseguire gli studi ai figli.

Carmelina, come era affettuosamente chiamata, è una ragazza molto bella, dall’intelligenza versatile in diverse abilità artistiche e manuali: canto, ballo, musica, disegno, pittura, maglia, uncinetto, taglio, cucito, ricamo …  impara da autodidatta. Il suo ingegno volitivo e la sua creatività trovano traduzione e applicazione in tutto ciò che l’appassiona e che le richiede bravura e perfezione.

Intanto la seconda guerra mondiale è un’amara realtà.  Tra il 9 e il 13 luglio 1943 ad opera dell’aviazione anglo-americana una serie di attacchi aerei vengono effettuati anche a Caltanissetta, causando 350 morti e ingenti danni materiali alle abitazioni e al patrimonio architettonico.

Miracolosamente, la Strata a’ Foglia  e le stradine vicine non sono colpite dai bombardamenti; l’intero quartiere, incredulo, riprende la vita di sempre.

In questo contesto, una tale signora Lombardo (anche se il nome non è certo) propone a tutti i residenti del quartiere di rifare il mantello a Gesù Nazareno, in segno di devozione e di ringraziamento per lo scansato bombardamento.  Tutti accolgono volentieri l’iniziativa, facendo  in un battibaleno una colletta per comprare stoffa e seta.

A questo progetto viene invitata anche Carmelina che, con le sue mani di fata, disegna le stelle e il ramo di ulivo sulla stoffa di rasatello di seta blu-violacea, cucendo e ricamando il tutto con filo di seta color oro.

Così Gesù Nazareno ebbe il suo mantello che, presumibilmente dal 1947, fece la sua prima apparizione nella consueta processione della Domenica Delle Palme.

Ancora oggi quel mantello copre e avvolge Gesù Nazareno e tutti i nisseni, proteggendoli e preservandoli da ogni insidia e tragedia!

Carmelina non si sposò, a 40 anni fu colpita da un’embolia che le causò la perdita della parola e delle funzionalità del lato destro del suo corpo. Paradossalmente finì la sua vita, cinque anni dopo, il 28-12-1964, senza poter fare più nulla, ma non si disperò mai.

Ogni anno, affacciandosi al balcone sul Viale Conte Testasecca, vedendo passare Gesù Nazareno, gioiva e pregava e, con la mano sinistra, faceva il gesto di voler avvolgersi le spalle quasi a chiedere sempre protezione a quel Gesù che aveva tanto amato !

Questa breve ricostruzione si deve alla signora Rosa Petix, figlia della sorella minore di Carmelina, Grazia, che ha raccolto la narrazione orale fattane dalla madre. La signora signora Grazia venne a fare visita a Gesù Nazareno nel 2011 e riuscimmo ad avere questa breve testimonianza

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